Una storia scritta insieme
Villa Giaquinto è un parco pubblico sito al centro storico di Caserta, in via Galilei. Villa Giaquinto è uno spazio enorme, grande quasi un ettaro, un parco da sempre vissuto dagli abitanti di ogni età: bambini, famiglie, ragazzi ed anziani di ogni posto del mondo e da ogni quartiere di Caserta. Un luogo naturalmente esposto all’incontro, un centro vitale per il quartiere.
Lentamente, però, il parco viene abbandonato dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo. Nell’agosto del 2015 Villa Giaquinto viene chiusa per inagibilità a seguito di atti vandalici: un parco pubblico, un luogo di aggregazione e di svago, vitale per moltissimi, viene sottratto alla propria comunità.

Nel gennaio successivo, un grande corteo studentesco che rivendica la gestione dal basso degli spazi pubblici, apre i cancelli di Villa Giaquinto e la restituisce alla città. Da quel giorno, decine di abitanti hanno deciso di impegnarsi per gestire da sè il parco, organizzandosi attraverso un Comitato. Grazie a momenti di partecipazione e numerosissime assemblee, si sono avviati i lavori di riqualificazione di Villa Giaquinto, necessari a seguito di un lungo periodo di chiusura e dopo anni di abbandono. Da allora, settimanalmente, si tiene l’assemblea del Comitato a cui chiunque può prendere parte.

La battaglia per l’affidamento di Villa Giaquinto all’omonimo Comitato, condotta con presidi e incontri con le istituzioni, si conclude con la firma dello storico Patto di Collaborazione con il Comune di Caserta. Il patto è il primo siglato in città, nel rispetto del Regolamento sui beni comuni adottato a Caserta alla fine del 2017. Un atto storico, che riconosce alla comunità democratica creatasi intorno Villa Giaquinto il ruolo di gestore del parco, come mezzo per la partecipazione popolare alle decisioni pubbliche. Un patto basato sui principi della partecipazione e della sussidiareità, in cui si stabiliscono gli oneri di entrambi le parti, che riconosce ciò che già esiste, ovvero che Villa Giaquinto è un bene comune in quanto è gestita democraticamente dalla sua comunità.

Inizialmente, il parco viene aperto solo nei weekend, ma dall’aprile del 2016 Villa Giaquinto è aperta ogni giorno, grazie agli attivisti e alle attiviste del Comitato. Sono numerosi gli appuntamenti culturali e aggregativi che hanno come sede Villa Giaquinto: il Festival delle associazioni, la Festa del libro, Cinema in Erba, lo Svuota cantine e il Mercato contadino, iniziative che si basano su una fortissima rete sociale che connette il Comitato con tantissime altre realtà. Le pareti perimetrali sono diventate la prima Hall of Fame di Caserta, ovvero il primo luogo in cui legalmente si possono realizzare graffiti e lavori di street art.
Tantissime sono anche le iniziative di riqualificazione, volte a garantire la vivibilità della Villa a tutta la cittadinanza. Le riqualificazioni avvngono ogni sabato mattina e hanno avuto un loro importante momento nell’estate del 2018 quando, in collaborazione con il Collettivo Ark costruendo dell’Università di Firenze, si sono riqualificate tutte le giostre presenti in villa attraverso momenti di partecipazione con i bambini. In questi anni abbiamo non solo riqualificato le giostre instalandone anche altre, ma abbiamo Attraverso costanti azioni di cura, abbiamo in questi anni piantato decine di alberi, aperto l’orto girasole, e curato ogni singolo aspetto della manutenzione di Villa Giaquinto. Attraverso la cura del parco, ci prendiamo cura della comunità.



Abbiamo sempre creduto che la partecipazione dei cittadini e delle cittadine nella gestione del patrimonio pubblico sia un fondamentale mezzo per la diffusione di democrazia e solidarietà. La gestione condivisa crea relazioni comunitarie uniche, soprattuto se calata in un contesto sociale complesso come quello casertano.
Non potevamo saperlo, ma la nostra iniziativa è stata un seme in una città che attendeva da tempo una scossa: dal 2016, altre 2 esperienze di gestione condivisa di un parco pubblico sono nate sulla scia di quella di Villa Giaquinto. Parliamo della Villa di via Arno e della Villa del Parco degli Aranci, gestite da Comitati di cittadini e cittadine che hanno siglato patti di collaborazione simili al nostro.

Insomma, la nostra è una storia scritta insieme, fatta di democrazia e partecipazione. Una storia, che in piccolo, ha già inciso nella nostra città. Una storia di riscatto, che dimostra che è possibile, dal basso e senza il supporto di poteri forti o partiti, ricostruire relazioni democratiche, sociali e solidali, gestendo uno spazio pubblico che diventa comune.